Borse di studio: escluso un avente diritto su tre, studenti dell'Udu in piazza. La Sclocco replica: «Schierata con loro»

TERAMO – Il finanziamento delle borse di studio in Abruzzo da parte della Regione è sufficiente per coprire soltanto il 65% del fabbisogno. Dei 5.749 studenti che ne hanno diritto, 2.041 – ovvro uno su tre – sono lasciati nell’incertezza di riceverla: la denuncia arriva dall’Unione degli universitari di Teramo e L’Aquila e da 360 gradi Chieti-Pescara. Le associazioni studentesche lo ripetono da mesi, «per difendere – dicono – un diritto costituzionale quale l’accesso agli studi». La critica è diretta alla Regione anche per non aver «ancora approvato i bilanci delle tre Aziende per il diritto allo studio con particolare riferimento a quelle di Teramo e L’Aquila – scrivono gli studenti -, che lo attendono per il terzo anno consecutivo». Sull’argomento è intervenuto l’assessore regionale all’istruzione Marinella Sclocco, che ha ribadito come «il finanziamento delle borse di studio è una priorità politica che intendo rispettare e sono pronta a prendere decisioni conseguenziali nel caso non dovessi ottenere risposte». La Sclocco ritiene che proprio gli studenti universitari siano i suoi primi alleati, queli stessi che domani alle 9.30 organizzeranno un sit-in sotto la sede della Regione Abruzzo. La Sclocco ritiene che «è intenzione del governo regionale cogliere al volo l’opportunità messa in campo dal Governo di una eventuale premialità in favore di quelle regioni che finanziano almeno per il 40% le borse di studio universitarie». L’assessore ha riferito la disponibilità del collega di giunta, Silvio Paolucci, ad un incremento sostanzioso dei fondi nel bilancio regionale in favore delle borse di studio che permetterebbe di fruire di questa premialità, con un raddoppio delle risorse, da 900mila a 2 milioni di euro». Marinella Sclocco non ha esitato a parlare di battaglia politica all’interno della Giunta regionale. Negli anni scorsi – voglio sottolineare – questa Giunta regionale ha garantito la copertura finanziaria a tutte le richieste di finanziamento delle borse di studio. E’ la prima volta che accadeva. Per questo motivo – conclude l’assessore all’Istruzione – ritengo possibile l’allargamento della platea degli studenti fruitori delle borse di studio».